Contratto di Fiume Casentino H2O: LA PASSEGGIATA PROGETTANTE PER UNA GESTIONE PARTECIPATA DEL FIUME 3 maggio 2021
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Il Contratto di fiume Casentino H2O getta il primo importante “ponte” tra due esigenze apparentemente contrastanti.
Quella del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno che ha l’obiettivo di mitigare il rischio idraulico su un territorio complesso e delicato.
Quella del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, la cui missione è conservare e migliorare, come in un laboratorio a cielo aperto, il ricco habitat fluviale presente all’interno della “perla verde” della vallata.
Due mondi che, attraverso il percorso partecipativo in cui sono coinvolti anche comuni, provincia di Arezzo e autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale, si stanno avvicinando.
Strumento efficace per favorire il dialogo la “prima passeggiata progettante” che ha portato lo staff del Consorzio di Bonifica e l’equipe tecnica del Parco a confrontarsi direttamente sul campo, partendo da situazioni reali e concrete.
Con loro il professor Federico Preti, Presidente di AIPIN (Associazione Nazionale Per l’Ingegneria Naturalistica) e docente di Sistemazioni idraulico-forestali Facoltà di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali, che ha utilizzato l’iniziativa per una esperienza di didattica attiva.
Oggetto del confronto la manutenzione dei corsi d’acqua e la gestione della vegetazione, ma anche la necessità di ragionare insieme dell’economia green che ruota attorno ai fiumi, di affrontare il tema degli attraversamenti artificiali, di riflettere sulla biodiversità e sugli ecosistemi presenti nei torrenti e nei fiumi che scorrono dentro il perimetro del Parco nazionale.
“La passeggiata progettante ha consentito un confronto diretto tra il Consorzio di Bonifica e il Parco delle Foreste Casentinesi, partendo da situazioni concrete”, spiega la Presidente del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno Serena Stefani -. E aggiunge: “Abbiamo verificato l’opportunità e l’importanza di avviare una fondamentale sinergia per sviluppare interventi sempre più precisi e puntuali volti a coniugare sempre meglio sicurezza idraulica e tutela ambientale. Il fine ultimo è di condividere buone pratiche per una gestione del reticolo rispettosa di un habitat unico e delle attività umane che su di esso insistono”.
“La necessità del Parco è di far comprendere a tutti gli interlocutori che gestiscono il territorio qual è il ruolo dell’ecosistema che è chiamato a proteggere”, spiega il dottor Andrea Gennai, Responsabile del Servizio Pianificazione e Gestione delle Risorse del Parco delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna. “Quali sono i diversi interessi che insistono su quest’area, che non sono solo quelli della conservazione della biodiversità, ma anche dell’economia verde legata al reticolo dei fiumi che scorrono dentro e fuori Parco. Ci sono giovani laureati che hanno inventato attività di allevamento dei pesci; gente che vive del lavoro turistico sviluppatosi intorno a questo reticolo bellissimo; enti, a cominciare dal Consorzio, con cui condividere questi valori per trovare la necessaria sintesi nelle decisioni da assumere dal punto di vista gestionale per ottenere il miglior risultato possibile. Il parco è la parte più protetta del territorio regionale ma anche al suo interno ci sono zone più o meno antropizzate. Bisogna trovare le indicazioni gestionali più adatte alle varie realtà, tenendo conto delle esigenze di tutti, esigenze che possono anche variare nel tempo. Di qui l’importanza di fare tutti insieme uno sforzo professionale e culturale che può essere poi calato anche su altre zone”.
La passeggiata progettante è una delle tappe del percorso partecipativo che porterà alla sottoscrizione del Contratto di Fiume Casentino H2O sul primo tratto dell’Arno, a partire dalla sorgente: il primo anche dei contratti di fiume destinati a nascere nella cornice del Patto per l’Arno, il maxi contratto di fiume, promosso dall’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appenino Settentrionale in collaborazione con i Consorzi di bonifica interessati, ANBI e ANCI Toscana.
Coinvolti nel percorso anche gli studenti universitari, proiettati dalla DAD al laboratorio a cielo aperto: “Una sperimentazione importante – ha commentato il professor Federico Preti di UniFI – per consentire loro di conoscere alcuni punti del territorio strategici per la corretta gestione e la riqualificazione dei corsi d’acqua”.
Scarica l’articolo in pdf: Download 05 04 Passeggiata progettante
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CICLO DI SEMINARI SIEP IALE: QUALE FUTURO PER I PAESAGGI URBANI? 20 – 24 – 27 maggio 2021 Online
ISCRIZIONI: https://forms.gle/FzDjRLNZRBZi74dj8
International Forum on Land Degradation, Soil Conservation and Sustainable Development, 2021 (LASOSU2021)
The 2030 Agenda for Sustainable Development, adopted by all UN Member States in 2015, provides a shared blueprint for peace and prosperity for people and the planet through the Sustainable Development Goals (SDGs). The goals call for a deep international collaboration for the understanding of the main global problems and the search of strategic solutions, giving great importance to environmental questions. In this regard, severe soil degradation (e.g. soil erosion) has become one of the most critical phenomena affecting the Earth’s surface. The International Forum on Land Degradation, Soil Conservation and Sustainable Development, 2021 (LASOSU2021) will be held on 21-23 August 2021, in Dalian, China, to provide an avenue for scientists to discuss pressing issues on soil loss facing our profession and society.
Sito web LASOSU2021: http://meeting.dlut.edu.cn/meeting/index_en.asp?id=2710
Ciclo di seminari dell’Associazione Italiana di Ingegneria Agraria AIIA – “L’Idraulica Agraria e le Sistemazioni Idrauliche nelle applicazioni agro-ambientali”
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Antonio Coppola, Università della Basilicata
Paolo Tarolli, Università di Padova
Francesca Todisco, Università di Perugia
Università coinvolte:
Università della Basilicata, Libera Università di Bolzano, Università di Catania, Università di Firenze, Università di Milano, Università di Napoli Federico II, Università di Padova, Università di Palermo, Università di Perugia, Politecnico di Torino, Università di Udine, Università di Pisa, Università di Bologna, Università della Tuscia
Ciclo di webinar “INcontriamoci” – Corso di formazione per i soci AIPIN di sei incontri
A partire dal 9 febbraio avrà inizio un ciclo di webinar “INcontriamoci” a cura delle Sezioni, con lo scopo di ritrovarci e far conoscere ai soci più giovani il patrimonio storico dell’ingegneria naturalistica nelle nostre Regioni. E’ un patrimonio vasto ed originale che, a partire dalla esperienza fondamentale delle montagne alpine, si è arricchito, anche con nuove tecniche, nell’applicazione alle caratteristiche climatiche e geomorfologiche delle Regioni centro-meridionali mediterranee che presentano problematiche comuni ad altri paesi della Federazione Europea EFIB, in particolare Spagna e Portogallo.
Gli incontri si terranno in modalità telematica il martedì dalle ore 17:00 alle ore 19:00.
Candario degli incontri:
- Lombardia, Piemonte Val D’Aosta e Liguria 09 febbraio 2021
- Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige 16 febbraio 2021
- Marche, Emilia Romagna e Toscana e Sardegna 23 febbraio 2021
- Lazio, Abruzzo e Umbria 02 marzo 2021
- Campania, Molise, Puglia e Basilicata 09 marzo 2021
- Sicilia, Calabria 16 marzo 2021
La partecipazione ai webinar è riservata ai soli soci AIPIN e concorrerà quale possesso di uno dei titoli per il passaggio da socio aderente a effettivo o da effettivo a esperto.
Per maggiori info scrivere ad: [email protected]
“Biologia: ambiente & territorio” il 29 gennaio il webinar delle delegazioni ONB Toscana-Umbria ed Emilia-Romagna-Marche
L’approccio multidisciplinare inteso come risorsa. “Conoscere il tuo pianeta è un passo verso il proteggerlo” diceva Jaques-Yves Cousteau. Più di un aforisma, quello scandito dal grande oceanografo francese. Un manifesto da seguire fino in fondo per pianificare strategie d’intervento efficaci, opportune e corrette per arrivare ad un nuovo “Patto per l’ambiente”. In particolare in una fase come questa, travagliata dalla crisi economica, sociale e sanitaria provocata dalla pandemia di coronavirus. Un monito, dunque, che riecheggia forte nel convegno dal titolo “Biologia: ambiente & territorio” organizzato (in modalità webinar) per il prossimo 29 gennaio, dalle delegazioni regionali Toscana-Umbria ed Emilia-Romagna-Marche dell’Ordine nazionale dei Biologi. L’evento, accreditato ECM, potrà fare affidamento su un parterre di relatori veramente eccezionale: docenti universitari, ricercatori e professionisti competenti in campo ambientale rappresentanti di enti ed istituzioni di primo piano nel panorama scientifico nazionale ed internazionale, come, solo per citarne qualcuno, l’Ispra, l’Istituto superiore di Sanità, l’Arpa e il mondo degli atenei. E di enorme spessore è anche il Comitato Scientifico dell’evento, composto da Stefania Papa, Stefano Acunto, Gioia Benedettini, Federico Gasperini, Laura Marianna Leone, Matteo Montanari e Beatrice Pucci, Biologi specialmente competenti nelle materie che saranno oggetto del convegno. D’altronde, l’argomento che sarà dibattuto nel corso del convegno, è di assoluta e stringente attualità. La qualità ambientale delle aree urbane e rurali, infatti, di pari passo con la valutazione dell’impatto che l’inquinamento può avere sulla salute dell’uomo e sull’ecosistema in generale, non possono prescindere dall’individuazione e dal ‘monitoraggio’ delle zone contaminate. Solo così sarà possibile pianificare le corrette strategie di intervento. A patto però di riuscire prima a “comprendere” la biodiversità che ci circonda, imparando ad apprezzarne tutte le infinite risorse di cui essa è costellata. Solo con un approccio più approfondito e sistematico alla cosiddetta varietà biologica (animale e vegetale) si potranno gettare le basi per la salvaguardia dell’ambiente, per la tutela dell’aria, dell’acqua e del suolo. Ed è proprio in questo ambito che emerge, in maniera netta ed evidente, il ruolo strategico svolto dai Biologi, storicamente impegnati un po’ su tutti i fronti della cosiddetta “gestione ambientale”. Dai biologi certo, ma anche da tutti quanti gli altri professionisti parimenti coinvolti nel difficile compito di “prendersi cura” dei tesori che madre natura ci mette a disposizione. Un compito difficile da assolvere, indubbiamente. Ma che può essere svolto attraverso l’allestimento di una rete multidisciplinare che veda tutte queste figure pronte ad operare insieme, in sinergia, così da garantire la conservazione della biodiversità, ovvero della varietà della vita sulla Terra, che, sola, può rendere splendido ed abitabile il nostro pianeta. La vera sfida da vincere, in questa direzione, si chiama “green technology“. E’ da qui, infatti, che passa il futuro. Un futuro finalmente privo delle emissioni di gas serra ed in cui non appaia più una chimera la ricerca di soluzioni capaci di abbattere i costi d’investimento per la realizzazione di opere che siano, al tempo stesso, funzionali e sostenibili. Una sfida che metta nel mirino il raggiungimento degli obiettivi previsti dall’agenda 2030 in ottica “Green Deal“, unica via innovativa da percorrere per la rinascita nazionale ed europea. Di questo e di tanto altro ancora si discuterà nel corso del webinar del 29 gennaio.
Clicca qui per ulteriori info e per scaricare la locandina
Clicca qui per iscriverti al webinar
Le iscrizioni si chiuderanno il 27 gennaio 2021 alle ore 09:00.
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PROGETTAZIONE E GESTIONE DELLA MANUTENZIONE DELLE OPERE E DEL TERRITORIO – WEBINAR GRATUITO 22 gennaio 2021
L’Ordine Ingegneri e AIPAC Ingegneri, con il contributo del Centro Studi Alta Scuola organizzano questo Convegno che ha l’obiettivo di offrire una riflessione sul concetto di manutenzione inteso come l’insieme delle operazioni necessarie per mantenere in buono stato ed efficienza le opere e il territori.
Sarà presente il Presidente Onorario Paolo Cornelini.
Maggiori info: ordineingegneriperugia.it/formazione/offerta/progettazione-e-gestione-della-manutenzione-delle-opere-e-del-territorio
Corso di perfezionamento in NATURE-BASED SOLUTIONS:
PROGETTO VALUTAZIONE
E GESTIONE
– Metodi, strumenti e tecniche per
l’impiego delle NBS nei contesti
urbani in regime di climate change
Il Consorzio Poliedra organizza, in doppia modalità di erogazione (on-line e on-site) il Corso di perfezionamento in
“NBS – NATURE-BASED SOLUTIONS: PROGETTO, VALUTAZIONE E GESTIONE METODI, STRUMENTI E TECNICHE PER L’IMPIEGO DELLE NBS NEI CONTESTI URBANI IN REGIME DI CLIMATE CHANGE”
(NBS), diretto dalla Prof.ssa Elena Germana Mussinelli del Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito del Politecnico di Milano (www.poliedra.polimi.it/corso_nbs/).
Il Corso ha l’obiettivo di fornire le conoscenze, le abilità e le competenze necessarie per individuare le soluzioni morfologiche e tecno-tipologiche più appropriate e fattibili per la progettazione, realizzazione e gestione degli interventi di trasformazione dell’ambiente costruito e le nuove costruzioni, sempre più chiamate all’impiego di sistemi e componenti naturali quali strumenti fondamentali a supporto di processi di rigenerazione urbana, in un’ottica di resilienza e sostegno alla green economy.
Il Corso, destinato a giovani laureati, a professionisti e a tecnici della Pubblica Amministrazione interessati ad approfondire le tematiche della progettazione ambientale e dell’impiego delle NBS nei contesti urbani, con finalità di riqualificazione ambientale e contrasto al climate change, si svolgerà da gennaio a giugno 2021. I candidati dovranno presentare la domanda di ammissione entro il l’11 gennaio 2021.
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27 NOVEMBRE 2020 CONVEGNO SIEP-IALELA LEGACY DEL X WC IALE 2019
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Download programma: 27 NOVEMBRE CONVEGNO SIEP_programma