16 luglio 2021 – Visita Tecnica alla sede della ditta EULAND a Romentino (NO) – Sez. Int. Lombardia Piemonte e Valle d’Aosta

La Sez. Int. Lombardia Piemonte e Valle d’Aosta propone in data 16 luglio la visita tecnica alla sede della ditta EULAND a Romentino (NO), dove conoscere i prodotti che la ditta propone per i ripristini ambientali tra cui biostuoie rinverdite e isole galleggianti. Sarà una occasione per incontrare e pianificare anche con i soci piemontesi altre e nuove iniziative.

Ritrovo ore 9.30 a Romentino, Cascina Fornace.
Per arrivare: accesso semplice da Galliate via Varallino da percorrere tutta, fino ad arrivare al Santuario. Di fronte alla chiesa girare a destra su una strada sterrata da percorrere per 500 m.

Per info e adesioni: [email protected]

16 luglio – visita tecnica Romentino (NO)

VERDECITTA’ PALERMO “Più verde in città con meno acqua” webinar Venerdì 25 giugno 14.30/16.30

Verdecittà, dal 25 al 27 giugno la seconda tappa nel cuore di Palermo

Seconda tappa per il “viaggio” attraverso l’Italia di Verdecittà, il progetto innovativo che promuove il valore del verde urbano per il miglioramento della qualità della vita e le eccellenze del florovivaismo Made in Italy: l’iniziativa è finanziata dal Ministero per le politiche alimentari e forestali (MiPAAF), coordinata dal CREA, il più importante ente di ricerca italiano in ambito agroalimentare, e organizzata da Padova Hall, con il supporto tecnico-scientifico del CONAF.

Al progetto partecipano inoltre – come aziende sponsor – Harpo Spa, Mps Sustainable Quality e Peruzzo Srl

Nel capoluogo siciliano, dal 25 al 27 giugno, un’installazione di grande effetto curata dai tecnici esperti del CONAF in piazza Castelnuovo mostrerà come il verde urbano possa prestarsi a più soluzioni, tenendo insieme qualità e bellezza degli spazi, agricoltura, piante aromatiche… Il concept dell’installazione temporanea a verde è il frutto della fruttuosa collaborazione tra l’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori forestali di Palermo e il vivaio Laura Ryolo srl, a testimoniare di quanto sia importante e necessario che tecnici progettisti e produttori florovivaistici lavorino insieme per ottenere importanti risultati: la sinergia tra le professionalità si concretizza nella resa delle scelte.

Un focus tematico, anche attraverso un importante webinar online collegato, sarà dedicato al tema dell’acqua, per riflettere insieme su come sia possibile ridurre il consumo di acqua e al tempo stesso investire con decisione nel verde urbano.

CONCLUSA CON SUCCESSO LA TAPPA INAUGURALE DI BOLOGNA

La tappa inaugurale del progetto – a Bologna – si è chiusa lo scorso 13 giugno con un grande successo e ha visto la partecipazione di migliaia di cittadini che nei tre giorni si sono fermati a Palazzo D’Accursio, sede del Municipio, per ammirare l’installazione verde progettata dal CONAF, l’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori forestali di Bologna, dove i ricercatori del CREA erano a disposizione per accompagnare i visitatori con informazioni scientifiche. Le piante utilizzate per realizzare l’allestimento a verde, sono state fornite da AVI – Associazione Vivaisti Italiani: l’associazione rappresenta molte aziende del Distretto produttivo di Pistoia, il cuore del vivaismo italiano, territorio unico per eterogeneità e qualità dei suoi prodotti. Il vivaismo pistoiese rappresenta infatti uno dei più importanti settori economici di Pistoia e della Toscana, conosciuto in Europa e nel mondo.

Tutte le tappe del progetto vedono il coinvolgimento di AIDTPG, Associazione Direttori Pubblici Giardini: «Siamo una realtà – spiega il Presidente Roberto Diolaiti – che riunisce 300 tecnici in tutta Italia: uno spazio di confronto, formazione e informazione importante per restare costantemente aggiornati e scambiarci idee ed esperienze innovative sul tema del verde urbano».

Per maggiori info: verdecitta.flormart.it

Webinar Palermo 25 giugno 2021

 

 

 

Corso di aggiornamento professionale “IN2.0 Innovazioni in Ingegneria Naturalistica” UniFI – Proroga scadenza al 23 agosto 2021

Il corso punta a fornire conoscenze sulle innovazioni e sulla necessità di ricorrere a tali tecniche, considerati il riconoscimento dell’importanza delle stesse come Nature Based Solutions, la loro economicità e praticità e la loro funzione ecosistemica (mitigazione effetti cambio climatico, valenza ecologica e paesaggistica, etc.)
CFU:
12
Direttore del Corso:
Federico Preti
Sede del Corso:
Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali (DAGRI) – Via San Bonaventura, 13 – Firenze
Durata delle attività didattiche: 72 ore
Periodo di svolgimento del Corso: dal 6 settembre al 29 ottobre 2021
Decreto istitutivo: (pdf)
Scadenza Iscrizione:
30 luglio 2021 –  PROROGATA AL 23 AGOSTO

Quota di iscrizione: € 500
E’ prevista la partecipazione a titolo gratuito per i soci dell’Associazione italiana per l’Ingegneria Naturalistica – AIPIN

Quota di iscrizione ridotta per laureati iscritti entro il 28° anno di età:
€ 250
Sono previsti i seguenti posti in sovrannumero e a titolo gratuito riservati:
n. 5
a studenti iscritti a corsi di laurea o laurea magistrale dell’Ateneo
n. 5
ad iscritti a corsi di dottorato dell’Ateneo fiorentino
n. 2
al personale tecnico amministrativo dell’Ateneo
n. 5
ad assegnisti di ricerca e personale ricercatore e docente appartenente ai Dipartimenti che hanno approvato il corso
n. 15
ai soci di AIPIN

È STATO ACCORDATO IL RICONOSCIMENTO DEI CREDITI FORMATIVI PROFESSIONALI, CHE SARÀ PERFEZIONATO DOPO LE ISCRIZIONI AL CORSO, CON GLI ORDINI DEI GEOLOGI (50 CFP) ED ARCHITETTI. AI DOTTORI AGRONOMI E FORESTALI SARANNO RICONOSCIUTI 9 CFP.

Informazioni sui contenuti del corso:
[email protected]
Informazioni

Info su sito DAGRI UniFI

Brochure e programma del corso IN2.0_brochure_programma

 

Casentino: “TORRENTI COME AULE A CIELO APERTO” Gorgone e Teggina

  A PRATOVECCHIO STIA

TORRENTI COME AULE A CIELO APERTO

Con il professor Federico Preti, tanti tecnici e specialisti a lezione sul Gorgone e sul Teggina, torrenti “modellati” dal Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno con interventi di ingegneria naturalistica, realizzati in collaborazione con il Dipartimento di Scienze e tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali dell’Università di Firenze

Ancora una volta sono tornati a “fare scuola” gli interventi di ingegneria naturalistica realizzati dal Consorzio di Bonifica 2 Valdarno sui torrenti Gorgone e Teggina, in collaborazione con il professor Federico Preti del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari Ambientali e Forestali dell’Università degli Studi di Firenze.

I corpi idrici casentinesi si sono trasformati in autentiche aule a cielo aperto per i 62 partecipanti al corso  “Sistemazioni idraulico forestali e ingegneria naturalistica con tecniche innovative e sostenibili”, organizzato da Officine Capodarno, Dream Formazione e Consulenza, ANCI Toscana, a cui partecipano tecnici del Parco Nazionale Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna; delle Unioni dei Comuni; dei Consorzi di Bonifica; dei  Carabinieri Forestali del Reparto Biodiversità di Pratovecchio e del Comune di Pratovecchio Stia.

L’escursione in Casentino, guidata dal professor Preti,   è servita ad illustrare i lavori realizzati dal Consorzio in alveo e su versante con l’impiego di tecniche di ingegneria naturalistica anche innovative.

“L’ingegneria naturalistica ha un’importante funzione di tutela e ripristino del paesaggio. Per questo la formazione di nuovi tecnici risulta fondamentale per il nostro territorio”, ha commentato su Facebook  il sindaco di Pratovecchio Stia Niccolò Caleri.

“Inaugurato nel maggio 2019, l’intervento sul Gorgone, con il supporto del professor Preti e con l’impiego dell’innovativa tecnica a step and pools, rimane un’esperienza importante che ha contribuito a mitigare il rischio idraulico, riutilizzando il materiale naturale ricavato sul posto, e a migliorare la biodiversità del corso d’acqua”, commenta la Presidente del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno Serena Stefani.

 

Comunicato Stampa 06 09 Torrenti come aule a cielo aperto

 

Contratto di Fiume Casentino H2O: LA PASSEGGIATA PROGETTANTE PER UNA GESTIONE PARTECIPATA DEL FIUME 3 maggio 2021

Nella cornice del Contratto di Fiume Casentino H2O, percorso partecipativo per la gestione condivisa del primo tratto dell’Arno, Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno, Parco delle Foreste Casentinesi, Università di Firenze “in campo” per trovare insieme le soluzioni più adatte per la manutenzione, l’uso e la conservazione ecologica dei corsi d’acqua. Dopo il confronto teorico nei tavoli tematici, si è svolto il laboratorio en plein air sugli affluenti dell’Arno per cominciare a definire le buone pratiche per la gestione del reticolo. Un’occasione unica anche per studenti universitari catapultati dalla DAD alla didattica attiva.

Il Contratto di fiume Casentino H2O getta il primo importante “ponte” tra due esigenze apparentemente contrastanti.

Quella del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno che ha l’obiettivo di mitigare il rischio idraulico su un territorio complesso e delicato.

Quella del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna,  la cui missione è conservare e migliorare, come in un laboratorio a cielo aperto,  il ricco habitat fluviale presente all’interno della “perla verde” della vallata.

Due mondi che, attraverso il percorso partecipativo  in cui sono coinvolti anche comuni, provincia di Arezzo e autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale, si stanno avvicinando.

Strumento efficace per favorire il dialogo la  “prima passeggiata progettante” che ha portato lo staff del Consorzio di Bonifica e l’equipe tecnica del Parco a confrontarsi direttamente sul campo, partendo da situazioni reali e concrete.

Con loro il professor Federico Preti, Presidente di AIPIN (Associazione Nazionale Per l’Ingegneria Naturalistica) e  docente di Sistemazioni idraulico-forestali   Facoltà di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali, che ha utilizzato l’iniziativa per una esperienza di didattica attiva.

Oggetto del confronto la manutenzione dei corsi d’acqua e la gestione della vegetazione, ma anche la necessità di ragionare insieme dell’economia green che ruota attorno ai fiumi, di affrontare il tema degli attraversamenti artificiali, di riflettere sulla biodiversità e sugli ecosistemi presenti nei torrenti e nei fiumi che scorrono dentro il perimetro del Parco nazionale.

“La passeggiata progettante ha consentito un confronto diretto tra il Consorzio di Bonifica e il Parco delle Foreste Casentinesi, partendo da situazioni concrete”, spiega la Presidente del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno Serena Stefani -. E aggiunge: “Abbiamo verificato l’opportunità e l’importanza di avviare una fondamentale sinergia per sviluppare interventi sempre più precisi e puntuali volti a coniugare sempre meglio sicurezza idraulica e tutela ambientale. Il fine ultimo è di condividere buone pratiche per una gestione del reticolo rispettosa di un habitat unico e delle attività umane che su di esso insistono”.

“La necessità del Parco è di far comprendere a tutti gli interlocutori che gestiscono il territorio qual è il ruolo dell’ecosistema che è chiamato a proteggere”, spiega il dottor Andrea Gennai, Responsabile del Servizio Pianificazione e Gestione delle Risorse del Parco delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna. “Quali sono i diversi interessi che insistono su quest’area, che non sono solo quelli della conservazione della biodiversità, ma anche dell’economia verde legata al reticolo dei fiumi che scorrono dentro e fuori Parco. Ci sono giovani laureati che hanno inventato attività di allevamento dei pesci; gente che vive del lavoro turistico sviluppatosi intorno a questo reticolo bellissimo; enti, a cominciare dal Consorzio, con cui condividere questi valori per trovare la  necessaria sintesi nelle decisioni da assumere dal punto di vista gestionale per ottenere il miglior risultato possibile. Il parco è la parte più protetta del territorio regionale ma anche al suo interno ci sono zone più o meno antropizzate. Bisogna trovare le indicazioni gestionali più adatte alle varie realtà, tenendo conto delle  esigenze di tutti, esigenze che possono  anche variare nel tempo. Di qui l’importanza di fare tutti insieme uno sforzo professionale e culturale che può essere poi calato anche su altre zone”.

La passeggiata progettante è una delle tappe del percorso partecipativo che porterà alla sottoscrizione del Contratto di Fiume Casentino H2O sul primo tratto dell’Arno, a partire dalla sorgente: il primo anche dei contratti di fiume destinati a nascere nella cornice del Patto per l’Arno, il maxi contratto di fiume, promosso dall’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appenino Settentrionale in collaborazione con i Consorzi di bonifica interessati, ANBI e ANCI Toscana.

Coinvolti nel percorso  anche gli studenti universitari, proiettati dalla DAD al laboratorio a cielo aperto: “Una sperimentazione importante – ha commentato il professor Federico Preti di UniFI –  per consentire loro  di conoscere alcuni punti del territorio strategici per la corretta gestione e la riqualificazione dei corsi d’acqua”.

Scarica l’articolo in pdf: Download 05 04 Passeggiata progettante

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